Dott. Nicola Illuzzi

Dott. Illuzzi quali sono i criteri che i professionisti in sanità, nel nostro caso in Odontoiatria, devono seguire per una corretta informazione di pazienti?

Nel corso degli anni la materia della pubblicità sanitaria ha interessato spesso l’attività del legislatore italiano che a più riprese è intervenuto con innovazioni normative che hanno dato un volto nuovo al sistema pubblicitario in campo medico ed odontoiatrico, e ciò sia per le prestazioni professionali individuali che per quelle associative e societarie. Dalla legge Bersani in poi, tutti i provvedimenti che si sono susseguiti hanno cercato di regolare questo settore chiave della professione medica, ma bisogna tenere conto che la deontologia resta il principio fondamentale per la pubblicità informativa sanitaria. Questa infatti, con qualunque mezzo diffusa, deve rispettare nelle forme e nei contenuti i principi propri della professione medica, dovendo sempre essere veritiera, corretta e funzionale all’oggetto dell’informazione, mai equivoca, ingannevole e denigratoria.

Quali sono quindi in pratica i punti salienti che un professionista non deve mai disattendere?

Nella fattispecie esistono diverse regole da seguire. Nel caso di un ambulatorio odontoiatrico, ad esempio, deve essere sempre indicato chiaramente chi ricopre il ruolo di Direttore Sanitario e le strutture devono essere distinte attraverso la corretta denominazione (studio, ambulatorio, Stp). Sui siti internet, inoltre, devono essere indicate alcune informazioni obbligatorie, come l’iscrizione all’albo di appartenenza. I professionisti, poi, non possono fornire prestazioni gratuite o formule equivalenti per evitare la concorrenza sleale e le pratiche di accaparramento clienti. E’ vietata anche ogni forma di pubblicità comparativa non supportata da elementi oggettivi e l’applicazione di prezzi eccessivamente bassi. Il costo della prestazione complessiva, infine, deve essere sempre dettagliato a tutela del paziente e del professionista che la esegue.

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