Dott. Salvatore Ranieri Socio ANDI Roma

Dott. Ranieri quali sono le nuove frontiere dell’ortodonzia digitale?

Grazie alle nuove tecnologie in ambito odontoiatrico come l’utilizzo di scanner intraorale e facciale, la radiologia digitale con l’impiego della CBCT, le stampanti 3d e la produzione di manufatti in maniera additiva, anche l’ortodonzia, negli ultimi anni ha subito un’evoluzione radicale che ha permesso allo specialista in ortodonzia di migliorare sia la parte diagnostica che quella pratica del trattamento.

In che cosa consiste dunque l’ortodonzia digitale?

L’ortodonzia digitale ci permette grazie all’utilizzo di diversi software di poter assemblare tutti i dati digitali e avere una visualizzazione 3d, ad esempio, della malocclusione del nostro paziente. Dopo aver valutato ogni aspetto della nostra malocclusione, operazione resa più facile e veloce dai sistemi digitalizzati, è possibile quindi effettuare una corretta diagnosi. Dopo aver eseguito questa diagnosi corretta, le tecnologie ci consentono di previsualizzare anche il piano di trattamento ortodontico in maniera digitale coinvolgendo sempre di più anche il nostro paziente nella previsualizzazione del fine del trattamento. Una volta valutata la diagnosi e dopo aver stabilito insieme al paziente gli step necessari per la risoluzione del caso ortodontico, si potrà scegliere il miglior piano di trattamento per il paziente. Questo può consistere nell’utilizzo di apparecchiature fisse customizzate, piuttosto che nella creazione di sistemi dell’apparecchio invisibile come gli allineatori trasparenti.

Conoscere bene la tecnologia in questo processo è quindi fondamentale?

E’ importante che dietro ogni trattamento di ortodonzia digitale ci sia dietro uno specialista in grado di valutare in maniera accurata e precisa sia la parte diagnostica che quella del trattamento. E’ fondamentale, infine, non affidare tutto questo procedimento nelle mani della sola tecnologia in quanto questa ci deve aiutare, ma non sostituire.

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