Dott.ssa Angela Caputo Consigliere ANDI Roma

Nella giornata della festa della donna torniamo a parlare di Donne e Odontoiatria. E’ ancora difficile oggi conciliare questa professione con la vita privata?

Sicuramente quando parliamo di donne e libera professione in Odontoiatria non possiamo nascondere che le donne che hanno una famiglia o dei figli risultano ancora penalizzate. Quello dell’accudimento della prole resta, infatti, un nodo cruciale in quanto nella società italiana l’asse portante ed emotivo per la famiglia è rappresentato dalle mamme. Qualsiasi donna, quindi, che per lavoro deve allontanarsi dai figli presenta delle problematiche a lungo, medio e breve termine, proprio nella relazione con i figli. C’è infatti una percentuale maggiore di figli delle donne medico che si trova a rivolgersi a degli psicologi in quanto la mancanza della mamma è insostituibile.

Quali sono gli strumenti che potrebbero agevolare le donne odontoiatre, spesso libere-professioniste?

Tutti gli strumenti che consentono alle donne di poter rimanere a casa dopo il parto risultano fondamentali. Le donne, secondo la mia opinione, dovrebbero lavorare almeno un terzo del tempo in meno rispetto agli uomini e avere più o meno le stesse possibilità economiche. E’ importante per le mamme poter trascorrere parte del pomeriggio con i figli, senza però rinunciare ad un tenore di vita dignitoso. Si tratta di un tema difficile, ma alle donne sono riconosciute da sempre capacità come quelle di essere multitasking, problem solving, veloci, flessibili e produttive. Ecco perchè a parità di risultati potrebbero avere lo stesso trattamento economico di un uomo, pur lavorando delle ore in meno.

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