Dott. Nicolò Venza

Dott. Venza qual è il punto di vista dei giovani Odontoiatri sul futuro della professione alla luce del recente Congresso politico nazionale ANDI?

Il recente Congresso politico nazionale ANDI ha rappresentato un momento cruciale nella vita dell’Associazione poiché ha definito in maniera collegiale le strategie politiche e le riforme strutturali che ANDI deve perseguire per continuare a crescere e per essere più vicina ai problemi quotidiani dei professionisti. Come più volte fatto durante il mandato, anche questa occasione è stata sfruttata per dare ampio spazio alle politiche giovanili ed alla tutela del futuro della professione. Tra le visioni fondamentali che ANDI ribadisce primariamente nel suo documento politico vi è l’invito verso i giovani a credere con forza nella libera professione come titolare di studio odontoiatrico: singolo, associato e societario in forma STP. Tuttavia, per i giovani, la strada per diventare titolare di studio è assai complessa ed è per questo che ANDI, raccogliendo costantemente le necessità dei giovani colleghi, vuole mettere in atto numerose iniziative per incoraggiare l’avviamento di nuove attività professionali. Tra le righe del documento si legge infatti che “ANDI si impegna ad incentivare e promuovere tutti i processi aggregativi tra colleghi, senior e giovani, tramite la realizzazione di una regolamentazione contrattuale del rapporto di lavoro tra professionisti, che attivi modelli di affiancamento e percorsi che guidino la transizione fino ad arrivare al subentro o all’associazionismo tra le parti” […] “attivando servizi di welfare associativo interno”. In altre parole ANDI permetterà di fare chiarezza e concretezza nel passaggio generazionale tra professionisti, promuovendo iniziative di incontro tra domanda e offerta, proponendo modelli oggettivi di analisi del valore dello studio professionale e favorendo, tramite l’impiego di risorse economiche di ANDI, la promozione e l’intervento attivo in termini di credito agli associati.

Formazione, ma anche partecipazione. Sono queste le parole – chiave del futuro dei giovani dentisti?

Si, un altro aspetto molto sentito dai giovani studenti e neo odontoiatri che si apprestano all’avvio della professione è certamente la necessità di maggiore formazione in termini di competenze professionali e gestionali. In tal senso ANDI si propone di essere parte attiva a fianco di AISO e degli studenti del Corso di Laurea in Odontoiatria impegnandosi verso le Università a considerare l’esigenza assistenziale, sindacale e previdenziale di formare Odontoiatri oggettivamente subito pronti a svolgere la professione anche da un punto di vista pratico, perché essi possano, nell’immediato periodo post laurea, immediatamente inserirsi nel mondo del lavoro, con assoluta competenza, piena capacità diagnostica e terapeutica, rifiutando richieste di collaborazione di lavoro oggi accettate perché solamente utili a “fare pratica”. Anche nella sua organizzazione interna ANDI vuole cristallizzare l’importanza dei giovani nell’Associazione proponendosi entro il prossimo mandato un’adeguata revisione di Statuto e Regolamento, che porti a valutare l’opportunità di riservare specifici ruoli negli esecutivi provinciali e regionali ai giovani associati under 35. Voglio infine affermare con orgoglio che molte di queste iniziative, elaborate sapientemente dall’esecutivo nazionale, che oggi ANDI mette nero su bianco tra le sue prerogative politiche future, sono frutto della riflessione e dell’apporto di tanti giovani sparsi per tutta Italia che credono in ANDI e contribuiscono attivamente alla sua naturale evoluzione. Invito quindi i giovani Odontoiatri e gli studenti a riunirsi in ANDI e discutere insieme di ciò che sognano per il loro futuro professionale perché solo insieme si può davvero tornare a sognare in grande.

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