Dott. Antonio Lapi

– Parliamo di Fondosanità.  Nel 2020 ha rinnovato la governance?
Fondosanità ha rinnovato nel mese di giugno gli Organi Collegiali di governo confermando il Presidente Carlo Maria Teruzzi con un nuovo Consiglio di Amministrazione composto dai Dottori Capra (Vicepresidente), Magi (Segretario), Daleffe (incaricato di coordinare il processo di attuazione della politica di investimento), oltre ai Dottori, Caccamo, Rizzo Tramonte, Campanaro e Mirenghi.

– Come si è conclusa la gestione dell’ultimo triennio?

Nell’ultimo mandato triennale la gestione è stata caratterizzata da una significativa crescita del fondo. 

In particolare, l’anno 2019 ha determinato performance nette di tutto rilievo. Il fondo prevede tre tipi di investimento: il comparto “scudo” (investimenti in attività a basso rischio) nel 2019 ha avuto un incremento del 1,38%, il comparto “progressione” (con portafoglio bilanciato) ha incrementato il 7,76%, il comparto espansione (con maggiore esposizione azionaria) ha mostrato un +14,26%.

– Per cosa si caratterizza il Fondo?

Il fondo si caratterizza per le commissioni di gestione in costante ribasso su base annuale attestandosi tra lo 0,25 e lo 0,30%, valori nettamente inferiori a quelli dei fondi aperti i cui costi oscillano tra lo 0,60% ed il 2%. Si tratta di scarti percentuali che portano a differenze sensibili sui rendimenti accumulati e, quindi, sull’importo della rendita vitalizia. 

Il patrimonio di Fondosanità a fine 2019 è risultato di oltre 220 milioni di euro ed anche il numero degli aderenti è aumentato nell’ultimo triennio di oltre 2000 unità, raggiungendo i 7200 iscritti.

Il fondo è stato premiato nel 2019 agli “Insurance and Previdenza Awards” di Milano Finanza e gli è stato assegnato il premio tripla A come primo posto nella categoria “Fondi pensione negoziali – fondi pensione a maggior rendimento medio a 10 anni”.

– E il 2020?

Purtroppo l’anno in corso si è aperto con la grave emergenza coronavirus; Fondosanità ha accusato il colpo nel mese di marzo, ma già da aprile ha fatto registrare una pronta ripresa. La Covip (commissione di vigilanza sui fondi pensione) ha giudicato che nel suo insieme il sistema è riuscito a tenere abbastanza bene.  Nel periodo che va da gennaio a marzo 2020 i fondi negoziali hanno perso il 5,2%, i fondi aperti hanno registrato una flessione del 7,5%, i piani individuali pensionistici il 12,1%.

– Cosa è successo a Fondosanità? 

Le perdite ci sono state, ma già da aprile si è registrata una netta ripresa. Il comparto scudo ha fatto segnare tra gennaio e marzo 2020 un calo di circa il 2% che ad aprile è subito sceso all’1,2%. Il comparto progressione ha perso nel primo trimestre 2020 il 5,5% che è sceso ad aprile al 3%. Il comparto espansione ha perso il 10,4% ma ad aprile la perdita si è assestata al 3,5%.

– Chi può iscriversi al fondo?

Attualmente a Fondosanità possono iscriversi gli esercenti  tutte le professioni sanitarie riconosciute dal ministero della salute ed è stata aperta l’adesione anche agli studenti del quinto e sesto anno di medicina ed odontoiatria, iscritti ad Enpam. E’ stato inoltre scelto da oltre 300 dipendenti della fondazione Enpam quale fondo negoziale di categoria.

– Conviene iscriversi?

Sicuramente si! L’andamento della copertura della previdenza obbligatoria vede ridursi sempre più il tasso di sostituzione ed appare ormai conclamata la necessità di dotarsi di una copertura previdenziale da affiancare a quella obbligatoria.

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