Dott. Brunello Pollifrone

In risposta alla crisi pandemica l’Unione Europea ha previsto una serie di investimenti, correlati ad un programma di riforme, attraverso due strumenti: il Dispositivo per la Ripresa e Resilienza (RRF) e il Pacchetto di Assistenza alla Ripresa per la Coesione e i Territori d’Europa (REACT-EU). Il REACT-EU è stato concepito in un’ottica di breve termine (2021-2022) per aiutare gli Stati Europei nella fase iniziale delle loro economie, mentre il RRF avrà una durata di sei anni e garantirà all’Italia risorse per 191,5 miliardi di euro, da impiegare nel periodo 2021-2026 e inserite nel pacchetto di riforme dell’Italia denominato Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Il Piano prevede sei macroaree di interventi:

1 .Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura;
2. Rivoluzione verde e transizione tecnologica;
3. Infrastrutture per una mobilità sostenibile;
4. Istruzione e ricerca;
5. Inclusione e coesione;
6. Salute.

Dott. Pollifrone, tra le macroaree del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza c’è anche la Missione Salute. Una grande opportunità anche per l’Odontoiatria?

Esatto, la Missione Salute prevede il rafforzamento della prevenzione e dell’assistenza sul territorio, con l’integrazione tra servizi sanitari e sociali, a cui sono destinati 7 miliardi di euro, e l’ammodernamento delle dotazioni tecnologiche del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), a cui sono destinati 8,63 miliardi di euro. La pandemia da Covid-19 ha confermato l’importanza della medicina del territorio e il suo ruolo imprescindibile nella prevenzione e nella promozione della salute dei cittadini. Quando si parla di medicina del territorio non si può non considerare anche la salute della bocca e quindi il ruolo dell’odontoiatria nella prevenzione delle patologie orali (come nel caso del progetto Odontoiatra sentinella). È un’occasione che l’Odontoiatria non può perdere per vedere finalmente riconosciuta la sua importanza per la tutela della salute all’interno del Sistema Sanitario Nazionale, attraverso delle proposte concrete e realizzabili.

Gli investimenti legati alla Missione Salute sono vincolati alla realizzazione di obiettivi specifici, quali sono e quale sarà il ruolo degli Odontoiatri?

1. Il primo riguarda le Case della Comunità e la presa in carico della persona, con lo scopo di costituire punto di riferimento continuativo per la popolazione, anche attraverso un’infrastruttura informatica, un punto prelievi, la strumentazione polispecialistica e ha il fine di assicurare la promozione, la prevenzione della salute e la presa in carico della comunità di riferimento. L’investimento prevede l’attivazione di 1.288 Case della Comunità entro la metà del 2026, che potranno utilizzare sia strutture già esistenti sia nuove per un costo complessivo stimato in 2,00 miliardi di euro. Sarà quindi fondamentale prevedere la presenza dell’Odontoiatra all’interno delle Case di Comunità per garantire la presa in carico del paziente anche per le patologie orali.

2. Altri fondi saranno destinati alla realizzazione di servizi direttamente all’interno delle abitazioni dei cittadini/pazienti (assistenza domiciliare e telemedicina), che diventeranno il primo luogo di cura: un investimento che mira ad aumentare il volume delle prestazioni rese in assistenza domiciliare fino a prendere in carico, entro la metà del 2026, il 10 percento della popolazione di età superiore ai 65 anni con una o più patologie croniche e/o non autosufficienti (in linea con le migliori prassi europee). Anche in questo caso, non va trascurata l’assistenza odontoiatrica agli anziani, che molto spesso sono portatori di protesi. Nel team multidisciplinare che fornirà i servizi di assistenza domiciliare dovrà quindi essere prevista anche la presenza di un Odontoiatra.

3. Ultimo tema quello dello sviluppo delle cure intermedie che mira al potenziamento dell’offerta dell’assistenza intermedia al livello territoriale attraverso l’attivazione dell’Ospedale di Comunità, ovvero una struttura sanitaria della rete territoriale a ricovero breve e destinata a pazienti che necessitano di interventi sanitari a media/bassa intensità clinica e per degenze di breve durata. L’investimento si concretizzerà nella realizzazione di 381 Ospedali di Comunità. A mio parere bisognerà garantire, anche all’interno degli Ospedali di Comunità, sempre la presenza di un Medico e di un Odontoiatra per le diagnosi e le conseguenti valutazioni delle terapie da eseguire.

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