Dott. Claudio Lollobrigida

Cosa pensano i giovani odontoiatri oggi della libera professione? L’apertura di uno studio è un obiettivo realizzabile?

Nella situazione attuale il problema di tutti i giovani, soprattutto nella fase post-Covid riguarda principalmente le lacune formative di coloro che sono appena usciti dall’Università data l’impossibilità di fare pratica diretta sui pazienti o all’interno dei reparti nelle cliniche universitarie. A questo tema si affianca il problema economico che si ripercuote nella difficoltà per i giovani odontoiatri di aprire un proprio studio. L’avvio di una propria struttura quindi, risulta per molti impossibile senza agevolazioni economiche o aiuti da parte dello Stato.

Quali sono gli strumenti e le iniziative che potrebbero agevolare l’ingresso dei giovani odontoiatri nel mondo del lavoro?

Per sostenere l’avvio alla professione non bastano operazioni una tantum o semplici sussidi, bensì iniziative che supportino concretamente l’avvio dell’impresa o la creazione di nuovi posti di lavoro attraverso la defiscalizzazione delle assunzioni di nuovo personale negli studi odontoiatrici. Anche se un giovane laureato riuscisse ad avviare il proprio studio si troverebbe comunque costretto ad assumere un assistente al pieno dei contributi, come nel caso di uno studio avviato. Serve maggiore attenzione quindi per le imprese giovanili. Senza supporto, infatti, i giovani sono costretti ad optare per soluzioni più facili e immediate come esercitare la propria professione nelle grandi catene cliniche del dentale gestite da società di grandi capitali. Si trovano quindi ad essere ingranaggio di un meccanismo, accettando compensi limitati a fronte di un lavoro molto intenso. Questo limita notevolmente la possibilità di crescita professionale e di approfondimento e molti abbandonano definitivamente il sogno di aprire uno studio. Sul piano della formazione invece bisogna lavorare sull’affiancamento dei giovani negli studi professionali già avviati per trasmettere le competenze e favorire in seguito il passaggio generazionale dei colleghi che vanno in pensione o intendono interrompere l’attività.

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