Dott. Vittorio Fradiani

Dott. Fradiani, sappiamo che l’odontoiatria non riguarda solo la cura dei denti. Cosa significa?

Esatto, l’ortognatodonzia è quella branca dell’odontoiatria che si occupa dell’apparato stomatognatico nella sua interezza: sistema neuro-muscolare, denti e articolazione temporo-mandibolare. L’ortodontista non è solo il professionista in grado di “raddrizzare i denti” e mettere apparecchi, ma una vera e propria figura capace di individuare le alterazioni del complesso dento-maxillo- facciale, durante il suo sviluppo e al termine di questo. La prima visita ortodontica è quindi consigliabile già dai 5 anni, quando si possono intercettare e correggere abitudini viziate (succhiamento del dito, del ciuccio, del labbro, interposizione del labbro, postura linguale bassa e respirazione orale) prima che si strutturino in malocclusioni dento-scheletriche a fine crescita. In tali terapie, terapie ortodontiche intercettive, si rende necessaria spesso la collaborazione del logopedista, specialista che lavora in team con l’ortodontista al fine di normalizzare le funzioni alterate nel piccolo paziente, rischiose per un’eventuale recidiva ortodontica.

Non solo denti quindi, il lavoro del dentista può essere utile anche per risolvere altre problematiche?

Sempre di più sono i colleghi otorini che consigliano terapie ortodontiche intercettive, nello specifico espansioni palatali rapide (realizzabili in 14 giorni con 10 mesi circa di contenzione), nei loro pazienti respiratori orali o con problematiche respiratorie altre (apnee notturne, adenoidi e tonsille ipertrofiche). L’espansione del palato garantisce infatti un aumento del volume di aria totale respirabile potenziale, con un giovamento clinico evidente nel paziente bambino. Altra figura che collabora spesso in team con l’ortodontista è poi il chirurgo maxillo-facciale. Questa collaborazione si rende necessaria nel caso in cui ormai il paziente sia adulto e la malocclusione complessa e strutturata in maniera definitiva, oppure nel caso di problematiche dell’articolazione temporo-mandibolare che non riescano più ad essere risolte con un bite o la sola terapia gnatologica.

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